Marco Pacini

Si è avvicinato alla fotografia già dalla adolescenza quando, per riprendere l’ambiente dello sport che praticava, ha iniziato a fotografare durante le manifestazioni di Motocross e gare di Regolarità. In quel periodo l’interesse era orientato ancora in prevalenza verso manifestazioni sportive ma, ha ampliato la propria ricerca anche verso il ritratto e il paesaggio, eseguendo personalmente tutto il processo di sviluppo e stampa in camera oscura.
Successivamente gli studi universitari intrapresi lo hanno allontanato per qualche tempo dalla fotografia e, laureatosi in Ingegneria civile, ha iniziato ad esercitare la professione abbandonando temporaneamente la pratica fotografica.

 

Ha ripreso a fotografare assiduamente all’inizio degli anni Duemila quando la tecnologia digitale ha preso l’avvento sull’analogico e progressivamente ha ampliato, assieme al suo corredo strumentale, l’impegno nella ripresa fotografica e nella produzione digitale.
Attualmente pur non prediligendo un soggetto fotografico, spaziando dalla fotografia di spettacolo, sportiva, di viaggio e di reportage, si concentra maggiormente su soggetti architettonici alla ricerca di volumi e geometrie che riprende con focali corte o cortissime rese prevalentemente in bianconero.
Nel 2015 alcune sue opere sono state selezionate nei concorsi internazionali “SIPA” e “Il Cupolone”, nel 2016 ha esposto per la prima volta le sue fotografie in una mostra fotografica e una sua immagine ha ricevuto la Honorable Mention al “Siena International Photo Awards”, nel 2017 due sue immagini si sono classificate prima e terza nel Wiki Loves Monuments rispettivamente nelle regioni Lombardia e Toscana.